Rendiconto condominiale: la responsabilità dell’amministratore e i rischi della mancata presentazione

da Ceo Finance
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Il ruolo dell’amministratore di condominio è cruciale per assicurare una gestione efficiente e trasparente delle risorse condominiali. Tra i numerosi obblighi a cui è tenuto, uno dei più importanti è la presentazione del rendiconto annuale. Questo documento rappresenta il riepilogo delle entrate e delle spese sostenute dal condominio nel corso dell’esercizio finanziario. La mancata presentazione del rendiconto, oltre a configurarsi come una grave irregolarità, può generare rilevanti conseguenze legali per l’amministratore stesso.

In questo articolo approfondiremo le responsabilità dell’amministratore di condominio, le potenziali conseguenze legali in caso di omissione o ritardo nella presentazione del rendiconto, e forniremo indicazioni utili per i condomini su come tutelarsi in presenza di irregolarità.

Le conseguenze legali della mancata presentazione del rendiconto

La mancata presentazione del rendiconto condominiale entro i termini previsti può dare origine a conseguenze significative per l’amministratore. In tal senso, è rilevante una recente ordinanza della Corte d’Appello di Napoli (Ordinanza n. 1176 del 22 aprile 2024), che ha esaminato un caso di ritardo nella presentazione del rendiconto oltre il termine dei 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio, stabilito dall’articolo 1130 del Codice civile.

Il ritardo, di per sé, costituisce una violazione delle disposizioni di legge e viene considerato una “grave irregolarità”, come previsto dall’articolo 1129 del Codice civile. La Corte ha precisato che l’amministratore, in quanto mandatario, deve operare con la diligenza del buon padre di famiglia, ai sensi dell’articolo 1710 del Codice civile. L’incapacità di rendere conto della gestione in maniera tempestiva integra un’inadempienza tale da giustificare la revoca dell’amministratore, senza la necessità di dimostrare un danno concreto per il condominio.

Inoltre, la Corte ha chiarito che, anche in presenza di un rendiconto approvato successivamente dall’assemblea condominiale, il solo ritardo nella sua presentazione è sufficiente a legittimare la revoca dell’amministratore, come disposto dall’articolo 1129 del Codice civile.

Il principio di soccombenza e le eccezioni

Un ulteriore elemento di rilievo trattato dalla Corte riguarda il principio di soccombenza, richiamato dall’articolo 91 del Codice di procedura civile. Secondo la giurisprudenza consolidata, la revoca dell’amministratore comporta l’applicazione del principio secondo cui la parte che ha torto deve farsi carico delle spese legali sostenute nel procedimento.

Tuttavia, esistono due eccezioni specifiche a questa regola. Il comma 11 dell’articolo 1129 del Codice civile prevede che, in determinati casi, il singolo condomino non possa rivolgersi direttamente al giudice per ottenere la revoca dell’amministratore, ma debba prima sottoporre la questione all’assemblea condominiale. Solo nel caso in cui l’assemblea esprima una volontà contraria alla revoca, il condomino potrà ricorrere al Tribunale.

Come tutelarsi in caso di irregolarità

Alla luce delle conseguenze legali che possono derivare dalla mancata presentazione del rendiconto, è fondamentale che i condomini siano consapevoli dei loro diritti e delle modalità per tutelarsi. Nel caso in cui l’amministratore non presenti il rendiconto entro i termini stabiliti dalla legge, è possibile richiedere la convocazione di un’assemblea per discutere la questione e, se necessario, procedere alla revoca dell’amministratore.

Qualora l’assemblea non si pronunci favorevolmente alla revoca, i condomini possono agire legalmente richiedendo l’intervento del giudice. Tuttavia, agire tempestivamente è essenziale per evitare il prolungarsi di situazioni irregolari che potrebbero compromettere la trasparenza della gestione condominiale.

Conclusioni

L’amministratore di condominio riveste un ruolo di grande responsabilità, e la mancata presentazione del rendiconto è una delle infrazioni più gravi che può commettere. Le implicazioni legali, come confermato dalla giurisprudenza recente, sono rilevanti e non richiedono necessariamente la dimostrazione di un danno concreto al condominio. In tal senso, i condomini devono prestare attenzione e, se necessario, agire prontamente per garantire una gestione corretta e trasparente del condominio.

L’ordinanza della Corte d’Appello di Napoli evidenzia la necessità di migliorare la professionalità degli amministratori e di promuovere maggiore consapevolezza nei condomini, affinché situazioni di questo genere siano affrontate e risolte con la dovuta tempestività.

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